L’iniziativa per il pareggio di bilancio è sbilanciata

Consegnate oltre 10 mila firme per il referendum contro il pareggio di bilancio, da attuare entro il 2025 con misure di contenimento della spesa, in altre parole: con dei tagli.

Alla conferenza stampa per la consegna delle firme, la deputata di Più Donne Tamara Merlo ha evidenziato il fatto che la pandemia «ha accresciuto le disparità e la povertà. E ad essere colpite sono state soprattutto le donne. Dovesse quindi passare il decreto per il contenimento della spesa, esso sarà un grave ostacolo a quella parità che stiamo aspettando da sempre».

 

Comunicato stampa

Proprio in un momento storico in cui l’azione dello Stato deve essere propositiva, proattiva ed energica, si vuole legare le mani al Governo.

La pandemia sta mettendo in luce ancora maggiormente delle grandi disparità, accrescendo la povertà dove già c’era e creando difficoltà addirittura in ambiti della società dove prima le cose tutto sommato funzionavano.

Anche le difficoltà e le sofferenze psicologiche sono purtroppo in aumento, in modo particolare fra i giovani.

La situazione sanitaria, oltretutto, muta talvolta anche rapidamente, con diverse ondate e conseguenze difficilmente prevedibili. Ma chi ha voluto l’iniziativa sembra non essersi nemmeno accorto della pandemia, o pensa che sia acqua passata.

Di fronte a tutto questo, anche i fautori più convinti del “pareggio di bilancio” dovrebbero dimostrare una sana cautela. Occorre evitare di aumentare le difficoltà a chi è già in affanno. Occorre evitare di condizionare l’azione del Governo, che deve poter intervenire in maniera adeguata e rapida, senza essere vincolato a obiettivi puramente contabili.

Oggi più che mai abbiamo bisogno di interventi per lottare contro la povertà, per aiutare chi ha bisogno: le singole persone ma anche vari settori dell’economia. E le donne nel loro insieme sono la parte della popolazione più povera, più in difficoltà.

Oggi più che mai dobbiamo fare uno sforzo, come Cantone, per realizzare finalmente la parità. Riallacciandoci anche all’attualità degli ultimi giorni, è emerso prepotentemente come le vittime di violenza abbiano bisogno di interventi seri in loro aiuto. Chiederemo – nuovamente – maggiore formazione nelle forze di polizia e magistratura, una presa a carico seria e proattiva delle vittime da parte delle istituzioni e degli ospedali, maggiori aiuti per le vittime e un numero unico anti-violenza.

Un “pareggio di bilancio” non può rischiare di ostacolare tutto questo.

Non vogliamo poi che la “cosmesi contabile” possa essere usata come alibi per dire no a una lunga serie di misure fondamentali, attese da troppo tempo almeno da metà della popolazione ticinese.

Per questo portiamo il sostegno di Più Donne al referendum.

 

 

Per approfondimenti, il sito del sindacato VPOD: https://vpod-ticino.ch/campagne/referendum-no-degrado-servizi-e-salari/conferenza-stampa-e-consegna-delle-firme-per-il-referendum-contro-i-tagli-cantonali-martedi-21-dicembre/