Nella nostra società c’è ancora 𝘁𝗮𝗻𝘁𝗼 𝗱𝗮 𝗳𝗮𝗿𝗲 per la parità, anche se si notano segnali incoraggianti.
Un film può certamente fare qualcosa, come “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi. E ne siamo molto felici.
Però non bisogna più permettere che l’opinione pubblica e le istituzioni si muovano soltanto quando sono messe di fronte ai femminicidi di giovani donne.
Il cambiamento deve venire dal cuore.
È necessario essere lì dove si cambiano le leggi, dove si prendono le decisioni.
Anche a livello comunale. 𝗔𝗻𝗰𝗵𝗲 𝗼𝗴𝗴𝗶.
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