Gruppi di lavoro come matrioske?

Interpellanza “Gruppi di lavoro come matrioske?”

In occasione della conferenza stampa del 24 gennaio 2020, in cui il gruppo di lavoro sul bilancio di genere ha reso noti i principali risultati scaturiti dallo studio pilota sul bilancio di genere, il Consiglio di Stato ha annunciato di aver deciso di istituzionalizzare un gruppo di lavoro che si occuperà di elaborare un piano d’azione cantonale per le pari opportunità. Tale decisione è stata ribadita nel Messaggio 7787 del 29 gennaio 2020.

Sembrerebbe una buona notizia. Ma, se prestiamo sufficiente attenzione e smontiamo le frasi altisonanti riducendole ai loro minimi termini, ci accorgiamo che quello che ci viene proposto al termine del lavoro del gruppo di lavoro è, di nuovo, la creazione di un gruppo di lavoro!

Posto che le sottoscritte/i deputate/i restano convinti che un approccio unitario sul modello del Canton Vaud (Ufficio della parità) sia più efficiente ed efficace rispetto all’approccio cosiddetto trasversale, privilegiato dal nostro Governo, in cui i temi e gli obiettivi della parità sono dispersi nei meandri dell’Amministrazione, senza che vi sia una conduzione unitaria chiara, né tanto meno una presa di responsabilità in merito alle tempistiche e all’efficacia delle eventuali misure, si constata che il Consiglio di Stato, nel Messaggio 7787, glissa completamente sugli ottimi risultati concreti ottenuti dal Canton Vaud in virtù dell’approccio “unitario” (cioè con un Ufficio della parità dotato di adeguati mezzi finanziari e di personale) rispetto all’approccio “trasversale” del Ticino (tutti quanti si occupano un pochino di parità con pochi mezzi).

Addirittura, nel liquidare col Messaggio 7787 i due atti parlamentari[1], il Governo afferma (p. 3) che “[n]on si ritiene opportuno valutare in questa sede i vantaggi e gli svantaggi dei diversi modelli”. Ma come? L’Esecutivo ci sta forse dicendo che respinge la proposta di principio? Senza valutare “i vantaggi e gli svantaggi”? Su che base, dunque?

Ricordiamo che le due Mozioni in questione, respinte dal Messaggio 7787, vanno precisamente nella direzione degli obiettivi dell’Agenda 54, sottoscritta da quasi un terzo delle deputate e deputati del Gran Consiglio dei più vari schieramenti politici.

Nell’imminenza della celebrazione della Giornata internazionale della donna (8 marzo), con l’intento di mettere in risalto, da un lato, il cammino ancora lungo e tortuoso verso un’effettiva parità fra donne e uomini, e, dall’altro lato, l’assoluta e impellente necessità di agire concretamente, senza più sprecare tempo ed energie, per attuare tutto quanto è necessario alla parità, le sottoscritte deputate e deputati, facenti parte dell’Intergruppo parlamentare “Parità”, sottopongono al Consiglio di Stato le seguenti domande (ex artt. 97 segg. LGC):

 

  1. Nel 2020 dobbiamo constatare che l’obiettivo della parità fra donna e uomo non è ancora raggiunto: il Consiglio di Stato non pensa sia giunto il momento di essere finalmente più concreto? Di andare al cuore del problema, facendo di tutto per cercare di risolverlo in tempi ragionevoli e allocando tutte le risorse necessarie? O la parità è una priorità solo a parole?
  2. In quale sede il Governo intende valutare “i vantaggi e gli svantaggi dei diversi modelli” (cfr. p. 3 del M7787)?
  3. quante e quali risorse (persone, percentuali lavorative, ruoli nell’organico dell’amministrazione cantonale) il Consiglio di Stato intende mettere a disposizione del gruppo interdipartimentale?
  4. chi ne fa/farà parte?
  5. quale è il budget previsto per il gruppo interdipartimentale?
  6. quali sono le tempistiche fissate al gruppo interdipartimentale per lo svolgimento e il completamento del proprio lavoro?
  7. quali sono gli obiettivi che il gruppo interdipartimentale intende perseguire su incarico del Governo?
  8. al gruppo interdipartimentale è richiesto di valutare i vantaggi e gli svantaggi dei diversi modelli (Canton Vaud vs. Canton Ticino)? Se no, perché?
  9. il gruppo interdipartimentale intende coinvolgere anche altri partner della società civile? Quali?
  10. il gruppo interdipartimentale intende avvalersi dell’Intergruppo parlamentare “Parità”? Prevede di coinvolgerlo? Di informarlo e tenerlo al corrente?
  11. per quale motivo il Governo, nelle recenti audizioni commissionali, non ha ritenuto d’informare la Commissione Costituzione e leggi, davanti alla quale erano pendenti le due Mozioni, dell’imminente preparazione del Messaggio 7787?

 

Con ossequio,

Tamara Merlo, Massimiliano Ay, Henrik Bang, Anna Biscossa, Ivo Durisch, Maddalena Ermotti Lepori, Natalia Ferrara, Sabrina Gendotti, Raoul Ghisletta, Nadia Ghisolfi, Gina La Mantia, Carlo Lepori, Tatiana Lurati Grassi, Maristella Patuzzi, Nicola Pini, Daniela Pugno Ghirlanda, Matteo Quadranti, Laura Riget, Fabrizio Sirica, Roberta Soldati

 

[1] Mozione del 18 febbraio 2019 di Raoul Ghisletta “Agire maggiormente per la parità di genere: per la creazione di un Ufficio per la parità tra donna e uomo sul modello del Canton Vaud”;
Mozione del 24 giugno 2019 di Natalia Ferrara, Claudia Crivelli Barella e cofirmatari/e “Sciopero del 14 giugno 2019 – Parità nella realtà: le buone intenzioni non bastano”.