Vietare l’eutanasia di animali da compagnia sani

“Avevo letto della sorte toccata al cane Sturn sui social media e, come moltissime persone, mi sono rattristata molto. Quando mi è arrivata la telefonata di Nadia Parise, attivista animalista che era stata candidata sulla lista di Più Donne alle elezioni cantonali, che chiedeva di fare qualcosa, mi sono messa in moto. Ho sentito Pierre Rusconi, già deputato a Berna per l’UDC e presidente della Società protezione animali di Lugano e dintorni (SPALD), e poi assieme alla collega di Gran Consiglio Sabrina Aldi (Lega) il 23 luglio abbiamo preparato e presentato un’iniziativa cantonale. È andato tutto molto velocemente.

Nel frattempo sul fronte delle associazioni e gruppi di tutela degli animali è stata lanciata una petizione, che sostiene l’iniziativa cantonale. Era anche importante capire, al di là della profonda tristezza per la singola vicenda del cane Sturn, quale fosse il sentimento della popolazione riguardo alla possibilità per i proprietari di chiedere l’eutanasia dei propri animali da compagnia anche qualora fossero sani, cioè senza un motivo da ricondurre all’interesse degli animali stessi. Da subito abbiamo visto una risposta potente da parte dell’opinione pubblica. Le firme crescono ogni giorno e c’è grande condivisione spontanea della petizione. Stiamo esplorando la possibilità di muoverci a livello nazionale.

Per quanto riguarda l’iniziativa cantonale, alla ripresa dei lavori del Gran Consiglio (il 21 settembre) sarà attribuita a una Commissione e, successivamente, sarà votata dal plenum. Qualora fosse approvata, il Ticino si farà promotore a Berna della modifica legislativa chiesta dalla nostra iniziativa cantonale, cioè che l’eutanasia di animali da compagnia sani sia vietata e perseguita penalmente. La modifica di legge, infatti, riguarda una norma federale e noi in Ticino non possiamo cambiarla, ma possiamo chiedere di cambiarla. Sono fiduciosa che, nonostante la strada sarà lunga e complessa, alla fine ce la faremo!”

(Tamara Merlo, deputata Più Donne)

 

 

La petizione online: http://chng.it/kWP2MRrWTL

 

INIZIATIVA CANTONALE (art. 106 LGC)

Vietare l’eutanasia di animali da compagnia sani

del 23 luglio 2020

 

In data odierna la cronaca del nostro cantone si è occupata di un caso che lascia davvero a dir poco basiti. Si tratta dell’eutanasia, operata da un medico veterinario del nostro cantone a richiesta della proprietaria, di un cane sano, solo perché abbaiava troppo. A prescindere dalla singola vicenda, sulla quale ci sarebbe molto da dire, si è nuovamente aperto il dibattito su quelle che sono le lacune del nostro ordinamento giuridico.

La legge federale sulla protezione degli animali (LPAn) al suo art. 26 cpv. 1 let. b prevede una pena detentiva o pecuniaria per chiunque uccide animali con crudeltà o per celia. Detto altrimenti, se l’uccisione dell’animale non rientra in una tale fattispecie, l’atto non è perseguibile. Ne consegue che, l’uccisione di un animale perfettamente sano è ammessa dall’attuale legislazione. È chiaro che questa situazione non può più essere tollerata anche alla luce di situazioni concrete, come quella che sta tenendo banco in questi giorni nel nostro Cantone e oltreconfine. L’indignazione della popolazione è la prova che la percezione e la sensibilità nei confronti del mondo animale è mutata. È giunta l’ora quindi che il diritto si adatti a questa nuova realtà. Gli animali non sono oggetti, non sono cose, ma esseri viventi dotati di sensibilità e non può essere il proprietario a decidere a seconda dei suoi umori se l’animale deve vivere o morire.

Con la presente iniziativa cantonale chiediamo dunque che l’eutanasia di animali da compagnia sani sia vietata e perseguita penalmente.

 

Sabrina Aldi e Tamara Merlo