Violenza contro le donne: stiamo facendo il possibile per eliminarla?

Nell’imminenza del 25 Novembre, le deputate di Più Donne hanno presentato un’interpellanza dal titolo “Femminicidi, stalking e violenza contro le donne: stiamo davvero facendo il possibile per eliminarli?”

La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne è una ricorrenza istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, tramite la risoluzione numero 54/134 del 17 dicembre 1999.

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha designato il 25 novembre come data della ricorrenza e ha invitato i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare in quel giorno attività volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.
Le associazioni, i collettivi e varie altre realtà della società civile si danno da fare, anno dopo anno, per commemorare tale Giornata sul nostro territorio.

Fermo restando che non deve fermarsi a una mera commemorazione per sensibilizzare l’opinione pubblica durante la Giornata stessa, essa deve tradursi in azioni volte ad eliminare la violenza contro le donne, nei suoi vari e molteplici aspetti. E qui la palla passa alla politica e al Governo in particolare.

Uno degli aspetti della violenza consiste anche nella cancellazione, negazione o sottovalutazione del problema della violenza contro le donne, in particolare da parte di chi sarebbe chiamato a debellarla.

Talvolta la violenza contro le donne viene fatta rientrare sotto altre etichette, come ad esempio la violenza domestica: ma per quanto la definizione di violenza domestica sia ampia (art. 3 Conv. Istanbul), essa non include tutte le forme di violenza contro le donne; inoltre, la violenza domestica colpisce anche gli uomini, anche se statisticamente in misura molto minore, e i bambini (anche come vittime di violenza assistita).

Chiediamo pertanto:

1. Il Consiglio di Stato è cosciente del fatto che la Giornata del 25 novembre riguarda l’eliminazione della violenza contro le donne?
2. Quali azioni ha previsto per tale occasione?
3. Il Consiglio di Stato reputa che l’eliminazione della violenza contro le donne sia una priorità?
4. a. Come mai sulla pagina internet del Dipartimento delle istituzioni si trovano “In primo piano(colonna di destra) tutta una serie di meritevoli azioni – citiamo: “Coronavirus”, “Acque sicure”, “Cyber sicuro”, “Montagne sicure”, “Strade sicure”, “Radicalizzazione” – ma manca del tutto quella per combattere la violenza contro le donne?
b. E addirittura manca quella relativa alla violenza domestica, che pure appare nel menù centrale (anche se come ultima voce…): come si giustifica?
5. Il Consiglio di Stato è cosciente del fatto che la violenza domestica è solo uno degli ambiti in cui si manifesta la violenza contro le donne?
6. Il Consiglio di Stato condivide l’affermazione che parlare apertamente di violenza contro le donne, anziché limitarsi a trattare uno solo dei suoi ambiti, cioè la (pur grave e diffusa) violenza domestica, potrebbe dare un segnale molto più forte e incisivo, quanto alla volontà politica di eliminarla dalla nostra società?
7. In relazione a quanto detto da Andrea Cucchiaro (Capo Reparto interventi speciali) nel servizio del Quotidiano (RSI) del 25 ottobre 2021 intitolato “Aggrappata alla vita” – servizio che parte dalle parole della giovane cui ha sparato l’ex compagno, a Solduno – chiediamo: quanto spesso la Polizia è in contatto con le singole vittime? Altrettanto come con gli autori? Vi è una sezione dedicata? E sente le vittime in modo proattivo o solo se sono quest’ultime a chiamare per segnalare nuove minacce, violazioni di ordini restrittivi, ecc.?