La manovra da 134 milioni rende più povero il Ticino

La domanda del Mattino della Domenica del 29 ottobre: “Il Consiglio di Stato, nel Preventivo cantonale 2024, ha presentato una serie di misure di rientro per un ammontare di circa 134 milioni di franchi. Ritieni che questa manovra abbia delle reali chance di concretizzazione? Oppure è destinata a naufragare in Gran Consiglio? Cosa pensi in generale delle proposte formulate?”

La risposta della nostra deputata Tamara Merlo:

Penso ancora che il “pareggio dei conti nel 2025” non sia un obiettivo utile per la popolazione ticinese, e le misure di rientro proposte dal Governo ne sono la prova.

Da quando, 2 anni fa, la maggioranza del Gran Consiglio (UDC, Lega, PLR) ha votato il “decreto Morisoli”, abbiamo subito due enormi aumenti della cassa malati. Abbiamo visto crescere le bollette e a volte anche gli affitti, per non parlare dei prezzi nei negozi e della benzina.

Anche il popolo ticinese ha detto sì al “decreto Morisoli”. Però gli era stato garantito che il pareggio si sarebbe raggiunto “senza incidere sui sussidi alle persone meno abbienti” e senza spostare i costi sui Comuni. Adesso tutti hanno potuto vedere che erano solo vuoti slogan.

Proprio quando serve maggiore sostegno al ceto medio, alle famiglie e alle fasce deboli, dovremmo tagliare 134 milioni di spese e aiuti? Non ha senso: tutto il Ticino ne uscirebbe impoverito.

Lo Stato deve sempre poter intervenire dove c’è bisogno, per sostenere l’economia e per non lasciare indietro chi fa fatica. Questi sì che sono valori 100% svizzeri.