I ticinesi devono temere per i loro terreni?

Il modello di territorio approvato dal Consiglio federale
per il Ticino si sviluppa attorno ai quattro centri:
Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio.
Il principio è costruire nei centri, dove ci sono i servizi
e i trasporti, piuttosto che nelle periferie e nelle valli.
Si chiama “sviluppo centripeto”.

Il Consiglio federale ha confermato, nella decisione
del 30 settembre 2022, che in Ticino ci sono
troppi terreni edificabili.
Il calcolo è fatto in base alla popolazione prevista
per i prossimi 15 anni. E purtroppo i dati demografici
sono impietosi per il nostro Cantone.

Cosa succede in concreto?
I Comuni ticinesi hanno ricevuto il compito di indicare
a quali terreni va tolta l’edificabilità.
Per i proprietari di tali terreni c’è un grande danno.
I cittadini dovrebbero essere risarciti. Non è automatico
che i proprietari riceveranno un indennizzo.

Il Canton Grigioni ha messo a disposizione dei comuni,
confrontati con questo arduo compito, ben 80 milioni
di franchi. Altri cantoni si sono presi il compito
di aiutare i comuni.

1. Non crede il Consiglio di Stato che sia giunta l’ora
di prendersi a carico il compito?
2. Alla luce del Rapporto dell’ARE e della quantità di terreni
a cui togliere o ridurre l’edificabilità, quanto pensa che durerà
il fondo previsto dal Canton Ticino, che oggi è di soli 5 milioni?
3. Non crede il Consiglio di Stato che il fondo andrebbe
da subito aumentato ad almeno 50 milioni di franchi, come
già chiesto oltre un anno fa con un emendamento di Più Donne?

È da oltre un anno e mezzo, a più riprese, che
solleviamo la questione del calcolo della contenibilità,
delle superfici edificabili sovradimensionate e delle
conseguenze – per i Comuni e per i privati –
delle riduzioni dei terreni attualmente classificati
come edificabili. Oggi la questione demografica ha aggravato
ulteriormente la situazione, che già ci pareva grave.

4. Come giudica il Consiglio di Stato la prospettiva per il
nostro Cantone sotto il duplice aspetto dell’invecchiamento
della popolazione e della diminuzione della crescita dei posti di lavoro?
5. Lo spopolamento delle valli sarà aggravato dallo ”sviluppo centripeto”?

Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini (Più Donne)