Vogliamo qualità architettonica per il territorio

Il primo intervento in Gran Consiglio della nostra deputata Maura Mossi Nembrini, martedì 26 gennaio 2021, è stato sul credito da 100 milioni di franchi per la manutenzione degli stabili pubblici:

Egregio Presidente, Egregi Consiglieri di Stato, Gentili colleghe e colleghi,

riteniamo importante il credito da 100 milioni quale misura di rilancio economico per il settore dell’edilizia, toccato anch’esso dalla pandemia e in affanno, dovuto alla chiusura dei cantieri, alla difficoltà nell’operare per le misure di contenimento del virus, alle norme di quarantena, alle difficoltà di consegna dei materiali edili.

La pandemia ha funto da acceleratore, dal momento che qualche tendenza di recessione si era già manifestata, anche a causa della prudenza a investire in proprietà commerciali per alcune cambiamenti in atto come il telelavoro, il commercio online e il calo del turismo d’affari.

Riteniamo anche importante l’obiettivo generale di riqualifica energetica degli stabili pubblici soprattutto quando gli interventi sono di conversione del vettore energetico, con impianti ad energia rinnovabile.

Interventi questi in linea con il piano energetico cantonale e la strategia ambientale 2050 della Confederazione. A tal proposito si rammenta la necessaria approvazione del messaggio 7895 del 1 ottobre 2020 per la continuazione dei programmi di incentivi concernente l’efficienza energetica, in cui sono previsti ulteriori 130 milioni a favore della politica ambientale e anche indirettamente al settore dell’edilizia.

Altrettanto importante è l’obiettivo generale di messa in sicurezza, soprattutto degli edifici scolastici.  In qualità di proprietario responsabile in caso di incidenti, l’altezza dei parapetti secondo le normative UPI, le misure antifuoco, i rapporti RASI sugli impianti elettrici, dovrebbero essere eseguiti anche negli edifici in cui è previsto un intervento globale nel prossimo futuro.

E per alcune sedi, anche se la strategia degli interventi scaturisce dall’analisi per ciascun edificio dello stato di conservazione e dalle priorità d’intervento, è bene chiedersi se non si possa intervenire in modo globale per non arrecare continui disturbi all’attività scolastica con cantieri. Ad esempio per lo stabile Vignola del Centro scolastico per le industrie artistiche (CSIA) sono previsti 6,5 mio di ventilazione, riscaldamento e sicurezza, ma si attende a sostituire l’involucro anche se energeticamente non più adeguato.

Non di meno importante infine riteniamo l’obiettivo che vuole raggiungere questo messaggio concernente l’asse strategico 2 “sviluppo e attrattiva del Canton Ticino” e in particolare la riqualifica del territorio costruito, la valorizzazione del paesaggio e la conservazione del patrimonio. Le costruzioni devono essere inserite armoniosamente nel paesaggio per dare valore al nostro cantone anche in termini di promozione turistica. Il turismo era fiorente, e lo sarà una volta passata l’emergenza, nei borghi, nelle regioni e nei luoghi dove la qualità del costruito e del territorio sono preservate.

Per raggiungere questi obiettivi la progettazione è fondamentale. La qualità del risultato finale necessita di studi di fattibilità e di una progettazione basata di regola su concorsi di progetto che consentono la scelta delle soluzioni più idonee.

Nell’elenco vi sono interventi milionari su opere di importanza architettonica notevole per il patrimonio cantonale. Per chi conosce l’edificio della scuola media di Losone dell’architetto Livio Vacchini potrà immaginarsi che la sostituzione dei serramenti e delle schermature solari comporterà un impegno progettuale non indifferente alfine di preservarne le caratteristiche originali. Affermare che non sono richiesti lunghi tempi di progettazione non è corretto, sono richiesti i necessari tempi di progettazione.

Come già ben diceva Le Corbusier, per fare una buona architettura non ci vogliono soltanto dei buoni architetti, ma anche dei committenti competenti. L’interesse nutrito da parte di tutti i progettisti è di poter ­collaborare con una committenza competente. Il Canton Ticino quale committente è rappresentato dalla Sezione della Logistica, la quale invece per la progettazione e la direzione lavori si avvarrà di terzi.

Non dimentichiamo quindi che questi 100 milioni saranno spesi correttamente solo se il risultato finale proporrà degli edifici pubblici rinnovati, sicuri, efficienti ma di qualità architettonica per il territorio.

Maura Mossi Nembrini

 

Trattanda:
Concessione di un credito di CHF 100 milioni destinato a interventi di manutenzione programmata finalizzati al risanamento energetico, all’adeguamento alle normative vigenti e alla conservazione di diversi edifici di proprietà dello Stato relativo al periodo 2020-2027
Messaggio del 3 giugno 2020 n. 7821
Rapporto del 12 gennaio 2021 n. 7821R, relatori: Bixio Caprara Michele Guerra Fiorenzo Dadò Anna Biscossa
DIBATTITO RIDOTTO