Per un vero Parco fluviale

INTERPELLANZA (art. 66 LOC)
Per un vero Parco fluviale

Egregio Signor Sindaco,
egregi Municipali,
i lavori di rivitalizzazione del fiume Ticino, finanziati dalla Confederazione, hanno avuto il pregio di
creare per la popolazione degli accessi all’acqua: fino ad oggi, tali accessi erano stati preclusi dalla
costruzione degli argini, che incanalarono il fiume all’inizio del ‘900.
Le valutazioni da parte dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) per proteggere le acque hanno
l’obiettivo di riportare allo stato naturale rive di laghi, fiumi e ruscelli, garantendo loro sufficiente
spazio, un deflusso adeguato e un livello qualitativo sufficiente.
Con il passare del tempo, quanto costruito nel ‘900 ha causato problemi alla fauna ittica e cesure
nel territorio urbano. I finanziamenti della Confederazione hanno permesso a Cantoni, Comuni e
Consorzi di presentare progetti ambiziosi, dai costi milionari, e di vederli realizzati.
Il fiume Ticino rientra in questa azione politica e la città di Bellinzona ha già approfittato di questi
finanziamenti con i primi lavori presso la golena della Torretta, dove l’offerta ricreativa –
comprendente il parco giochi, il percorso vita, la pista ciclabile e la costruzione di una nuova
passerella – è ora ampliata con l’accesso all’acqua.
L’altro tratto dove i lavori sono già terminati si trova presso l’accesso alla passerella del Bagno
Pubblico cittadino, che collega l’argine del fiume Ticino con la centrale piazza del Sole attraverso
la via Vincenzo Vela.
Purtroppo, chiunque ha provato a usufruire di questi spazi, attrezzati come delle vere e proprie
spiagge di sabbia lungo la riva del fiume, si è reso conto dell’invalidante rumore proveniente
dall’autostrada A2, dove giornalmente passano 35'000 veicoli e i decibel superano le soglie adatte
a un parco fluviale.
Fortunatamente l’Ufficio federale delle strade USTRA ha promosso un risanamento per un importo
totale di 170 milioni di franchi tra gli svincoli di Bellinzona sud e Bellinzona nord con un intervento
sull’asfalto, che sarà sostituito da un materiale innovativo fonoassorbente, e la costruzione a nuovo
di ripari fonici o il rifacimento di quelli esistenti.
Tuttavia, nel volantino info 1 di USTRA, inoltrato a tutti i fuochi di Bellinzona nel dicembre 2021, si
può notare che i ripari fonici non saranno collocati lungo tutto l’asse autostradale, lasciando
scoperti alcuni comparti, in particolare quelli di maggior pregio.

Le proposte di alcuni partiti in campagna elettorale, di progetti onerosi quali la copertura
dell’autostrada o la circonvallazione in galleria, risolverebbero definitivamente il problema.
Così si esprimeva uno dei partiti in campagna elettorale a sostegno della copertura dell’autostrada:
«il nostro obiettivo è avere una città che offra aree residenziali e aree di svago urbane non
inondate dal rumore proveniente dalle strade e dall’autostrada»; e ancora: «La pianificazione del
territorio comunale dovrà affrontare il tema della protezione delle zone sensibili della Città (zone
residenziali e parco fluviale in golena) dal rumore dell’autostrada.»
Rispetto a una copertura dell’autostrada, i ripari fonici sono meno efficaci e rappresentano una
sorta di compromesso. Tale soluzione di compromesso è efficace, per garantire la qualità di un
vero parco fluviale a Bellinzona, unicamente se i ripari fonici sono costruiti lungo tutto l’asse.
Diversamente il rumore, con questi vuoti previsti dal progetto, sarà ancora troppo invasivo e il
risultato vano.
Uno dei progetti del PAC, contenuto nell’asse d’intervento numero 2 “Ambiente, paesaggio e
patrimonio” appena presentato a mezzo stampa, persegue l’inserimento paesaggistico delle
infrastrutture di trasporto e, per il tratto di autostrada tra Gorduno e Moleno, prevede la creazione
di colline fonoassorbenti nell’ambito del riordino e della valorizzazione delle aree di svago lungo il
fiume Ticino. Questo intervento comprende i quartieri di Gorduno, Gnosca, Preonzo, Moleno e
Claro.
Gli obiettivi di sviluppo a vantaggio della popolazione sono di ridurre le immissioni foniche dell’A2
sugli abitati e le zone golenali di svago interessati e favorire la fruibilità di un grande Parco fluviale
da Gudo a Moleno, estensibile sia a nord che sud.
Questi obiettivi del PAC si ritiene che debbano valere per tutti i quartieri di Bellinzona
ed è necessario completare i ripari affinché il progetto di USTRA garantisca una qualità ottimale al
termine dei lavori per ridare alla popolazione un vero Parco fluviale. Ciò vale soprattutto in
corrispondenza di quei tronchi d’autostrada in cui non sono previsti i ripari, come ad esempio in
corrispondenza del Parco urbano oppure della Saleggina, dove ci sarà un altro ambizioso progetto
di riqualifica degli argini del fiume con zone di svago, o ancora di Pratocarasso, dove a suo tempo
erano anche spuntate delle modine per dei ripari.
Per l’agglomerato bellinzonese non sono necessarie eventuali “finestre di promozione del territorio”
dall’asse autostradale, in quanto la città è ben visibile dalla rampa del Ceneri percorsa dai turisti
almeno una volta nel loro viaggio sud-nord o nord-sud.
È necessario che il Municipio si attivi presso USTRA per promuovere il completamento
dei ripari fonici, affinché il progetto garantisca la qualità di un vero Parco fluviale.

Si chiede pertanto al Municipio:

1. Perché i ripari fonici non sono completi lungo tutto l’asse autostradale, quando la situazione
morfologica del territorio lo permetterebbe?
2. Non si ritiene sia meglio che i ripari fonici schermino completamente (anche zona
Pratocarasso, Parco Urbano e Saleggina) il rumore dell’autostrada verso il parco fluviale e le
zone abitate?
3. Il progetto è definitivo?
4. Perché a Carasso i ripari sono solo contro il rumore della careggiata nord-sud? Non era
possibile una dislocazione della parete fonica dal centro dei due assi autostradali sull’argine
che avrebbe permesso una schermatura completa dal rumore per la città anche della
careggiata sud-nord?
5. I lavori promossi allo svincolo di Camorino non hanno portato benefici alla frazione di Cumlina.
È stato accertato che quanto in costruzione in questo nuovo progetto avrà gli effetti sperati?

Ringraziando per l’attenzione e le risposte,

Per Più Donne
Maura Mossi Nembrini