Nessuna lista d’attesa per la salute dei giovani!

Le notizie riguardanti lo stato della salute mentale dei giovani in Svizzera e in Ticino
sono preoccupanti. Il tema è di chiara rilevanza pubblica. L’urgenza, oltre dal tema stesso,
è data dal fatto che purtroppo da parte del Consiglio di Stato non è ancora stata data risposta
alla nostra interrogazione 145.22 del 13 dicembre 2022. Pertanto ne riprendiamo di seguito
il testo nella forma dell’interpellanza, per avere una risposta dal Governo nella prossima
seduta parlamentare.

È urgente rispondere e soprattutto agire

La recente tragedia della morte di una ragazza non può lasciare indifferenti e senza contromisure.
Il fenomeno dei disturbi alimentari e, in generale, l’aumento dei disturbi di salute dei giovani
è più esteso di quel che fatti tragici come questo fanno emergere.

Questi ultimi tre anni non sono stati certamente semplici per la popolazione giovane, con
conseguenze sulla salute mentale che si sono riversate sulla salute fisica. Disturbi alimentari,
depressioni, ansia, insonnia, uso di droghe, autolesionismo mettono in serio pericolo il futuro dei
nostri giovani.

L’appello tramite social di una nota giornalista del nostro Cantone, affinché non vi siano attese per
le ragazze e i ragazzi che necessitano di essere presi a carico, non può cadere nel vuoto. Così come
i dati sulle liste d’attesa emersi in Gran Consiglio nel dibattito sul Preventivo del Dipartimento
Sanità e Socialità.

La salute dei nostri giovani ci deve stare a cuore. Non solo quella fisica, anche quella psichica.
Le famiglie, già tanto provate da situazioni quotidiane contingenti, talvolta si trovano disarmate e
impotenti nel necessario e mai facile accompagnamento terapeutico dei loro figli. È indispensabile
aiutare questi genitori. Il benessere di tutta la società è in pericolo.

Le notizie di abbandono degli apprendistati, una società che non è più disponibile a mettere i giovani
e i loro problemi al centro delle priorità, devono far riflettere sul futuro di questo Cantone.
Gli adolescenti e i giovani adulti saranno, entro un decennio, la colonna portante di questo Cantone,
e tutti vorremmo che sia sana.

Si chiede pertanto:

  1. L’aumento dei posti nell’unità di cura per minorenni deciso a luglio è già avvenuto
    concretamente? In quale ospedale?
  2. La pianificazione ha avuto un iter lungo. Nel frattempo, con la situazione di crisi degli ultimi tre
    anni si è già riscontrato che i nuovi posti non sono sufficienti?
  3. Si sta formando il sufficiente numero di personale specialistico?
  4. Quanti sono i giovani che non possono accedere alle cure e che sono in attesa (con riferimento
    a tutti i problemi di salute)?
  5. I giovani non presi subito a carico sono più vulnerabili all’abuso di droghe, in tal senso la polizia
    cantonale ha riscontrato un aumento?
  6. La polizia cantonale, oltre ai rave, sta monitorando anche i locali frequentati dai nostri giovani?

 

Tamara Merlo e Maura Mossi Nembrini per Più Donne

 

(Foto: Gabriel Brito / Unsplash)